IL METODO MONTESSORI E LO SPERIMENTARE ATTRAVERSO IL GIOCO
I bambini possiedono una naturale e spontanea predisposizione all’apprendimento, nonchè una straordinaria propensione al “lavoro” e alla costruzione di qualcosa.
Come possiamo aiutarli a coltivare questa dote innata?
I nostri bambini assimilano facilmente ciò con cui si relazionano in prima persona e attivamente.
Quello che i genitori possono fare è “aiutarli a fare da soli” parafrasando una celebre indicazione della Montessori.
I genitori, quindi secondo il Metodo Montessori, non devono:
- sostituirsi al bambino mentre sta svolgendo un’attività in cui sente di poter avere successo per la paura che possa incontrare una difficoltà o un fallimento;
- sostituirsi ai bambini per raggiungere un obiettivo più velocemente;
- aver timore di far sperimentare al bambino anche quelle emozioni che i genitori tendono a considerare negative. Un esempio è la rabbia perchè arrabbiarsi è sano!
I genitori potrebbero invece provare ad assecondare la sua necessità di fare da solo, con la giusta attenzione e in piena sicurezza in base al principio dell’aiutare a fare da soli.
Dunque Metodo Montessori è:
- offrire al bambino l’opportunità di fare insieme qualcosa e aiutarli ad essere autonomi
- condividere un momento, un gioco o una scoperta
- condividere un’emozione difficile da gestire, perché possa così acquisire fiducia nelle sue capacità!
- che il bambino disponga di un ambiente a sua misura e sicuro
E’ importante che il bambino comprenda di avere valide risorse per riuscire autonomamente a saltare un ostacolo sul suo cammino. In questo modo può godere della sensazione di forza e libertà.
“La madre che imbocca il bambino senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio, non lo sta educando, lo tratta come un fantoccio. Insegnare a mangiare, a lavarsi, a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo” (M. Montessori).
Dott.ssa Valeria Cecchetto