Per leggere ai bambini ci sono tanti buoni motivi!
Ma perché leggere a dei bambini così piccoli che tanto non possono capire? Avete mai sentito tale obiezione di fronte al tentativo di un adulto di leggere ad alta voce un libro a un bambino?
In realtà un adulto che legge al bambino, fin dalla più tenera età, sta aiutando la personalità del bambino a svilupparsi dal punto di vista emotivo, cognitivo, linguistico e sociale.
Leggere un libro ad un bambino quando questo non è ancora in grado di comprenderne il contenuto è un’attività molto coinvolgente, che facilita la costruzione del legame di attaccamento e rafforza la relazione adulto-bambino. Al bambino piace stare vicino all’adulto e ascoltare quello che legge a voce alta.
Non abbiate fretta, sfogliate le pagine lentamente, raccontate la storia non solo leggendo le parole scritte, ma soffermatevi sulle immagini. Indicate le figure, fate raccontare al bambino cosa vede raffigurato, cosa succede nella storia, parlate delle sensazioni e delle emozioni che da esse derivano per contenerlo, rassicurarlo e fornirgli le spiegazioni di cui ha bisogno.
Ogni illustrazione è una storia da raccontare.
Al bambino piace leggere tante volte la stessa storia: conoscere quello che si sta leggendo gli permette di provare il piacere dell’anticipazione. In più ad ogni lettura il tuo bambino scopre cose nuove e diverse. Ad ogni lettura il bambino nota dettagli nuovi prima sfuggiti. Accontentate vostro figlio quando vi chiede di leggere la stessa storia per la millesima volta, ma al tempo stesso non smettete di proporne di nuove e di inserirle nei momenti di lettura condivisa.
Dal punto di vista cognitivo il bambino che riceve letture quotidiane avrà più immaginazione, inizierà a creare un suo immaginario, a fare collegamenti e imparare la sequenza degli eventi, avrà uno strumento in più per la comprensione di sé e del mondo che lo circonda. Citando Chesterton : «le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono. I bambini lo sanno bene che i draghi esistono. Le fiabe insegnano che i draghi possono essere sconfitti».
Da ogni storia possono nascere altre storie e domande che arricchiscono la vita, ampliano la memoria e potenziano le capacità logiche e di astrazione.
Il suo vocabolario sarà più ricco migliorando la sua qualità lessicale, e nella sua vita scolastica sarà agevolato nella concentrazione e nell’attenzione.
Le storie ascoltate restano nella memoria del bambino e costituiscono un bagaglio a cui attingere di fronte agli eventi della vita quotidiana e a problemi da risolvere.
Come si suol dire, quello che si conosce non fa più paura, o almeno non più così tanta!
Dott.ssa Cecchetto Valeria (Psicologa e psicoterapeuta infantile)
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